Come eliminare per sempre le zanzare da casa: basta un bicchiere

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La zanzara tigre (Aedes albopictus), che appartiene alla famiglia delle Culicidae, è così denominata per le caratteristiche striature bianche che si stagliano sul corpo nero. Questo insetto è originario del sud-est asiatico, ma nell’ultimo ventennio si è diffuso anche negli Stati Uniti e in Europa; essa è nota per essere operativa nelle ore diurne, a differenza della “cugina” occidentale che, invece, è attiva di notte. La zanzara tigre generalmente depone le uova in recipienti con piccole quantità d’acqua, come, ad esempio, sottovasi, grondaie, tombini, ecc. L’aedes albopictus, oltre ad essere molesta come tutte le zanzare, è anche piuttosto aggressiva e pericolosa, in quanto è il veicolo preferenziale di diverse malattie virali come la Chikungunya e la Dengue, caratterizzate da stati influenzali aggressivi e da febbre piuttosto alta. Vediamo di seguito come è possibile , eliminare le zanzare tigre seguendo il prezioso suggerimento fornito dal tecnico agronomo all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Aqui Terme Fabio Grattarola.

Un bicchiere magico per eliminare le zanzare tigre

Il dottor Fabio Grattarola ha messo a punto, per l’ufficio Ecologia del comune di Aqui Terme (in provincia di Alessandria), uno specifico piano finalizzato a contrastare il fenomeno delle zanzare tigre. Si tratta, in effetti, di una strategia semplice, ma davvero efficace. Secondo alcune ricerche condotte dall’agronomo, infatti, è emerso che, al fine di eliminare il problema delle zanzare tigre alla radice, è necessario servirsi di un ovitrappola ad hoc. Lungi dall’essere un complesso congegno l’acchiappa-zanzare consiste in un semplice bicchiere di plastica riempito d’acqua che va posizionato nel giardino di casa. L’acqua stagnante, infatti, costituisce un’ottima esca per le zanzare tigre femmine, che, con buone probabilità, andranno a deporre le proprie uova all’interno del bicchiere. Bisogna ricordare infatti che, essendo insetti stanziali, le zanzare tigre nel corso della propria vita non percorrono più di 150-200 metri e, pertanto, non è difficile attirarle in trappola.

A questo punto, a distanza di cinque giorni dalla deposizione del bicchiere, sarà necessario svuotarlo nel terreno, in modo tale che, lontane dall’acqua, le uova non possano più schiudersi e le larve sopravvivere. Grattarola, d’altra parte, raccomanda di non svuotare mai il bicchiere-trappola in un tombino, in quanto si rischierebbe di sortire l’effetto contrario, ovvero di favorire la proliferazione delle zanzare tigre. A quanto pare, sempre a detta dell’agronomo piemontese, questo metodo sarebbe efficace anche con le altre tipologie di zanzare per le quali, tuttavia, è necessario aggiungere all’acqua delle pasticche di bacillus thurinsiesis israelensis.

 

Ultimo aggiornamento: 21 Giugno 2022 da Adamo Davide