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Se la sono vista davvero brutta le ottanta persone che, in Gran Bretagna, sono rimaste per due ore a testa in giù sulle montagne russe. Per fortuna, nessuno si è fatto del male, ma una disavventura come questa non potrà essere scordata con facilità. Tutto è successo nel parco dell’Alton Towers, uno dei luna park più celebri e più grandi di tutta la Gran Bretagna. Qualcuno ha immortalato l’episodio con uno smartphone e ha subito pubblicato le immagini su Twitter: immagini che, senza esagerare, fanno davvero paura.
Vi si può vedere, infatti, un gruppo di un’ottantina di persone in preda al panico, a testa in giù sulle carrozze della giostra. Il motivo di questo inconveniente è stato, ovviamente, un guasto: la fortuna dei malcapitati è stata che le barre di sicurezza non si sono sganciate e tutti sono rimasti seduti al proprio posto. I soccorsi, che sono intervenuti non senza difficoltà, piano piano hanno liberato tutti gli sfortunati protagonisti di questa vicenda. Per loro una visita immediata in ospedale: passare due ore a testa in giù non è certo benefico per il corpo, visto che l’afflusso di sangue indirizzato verso la testa può dare origine a problemi anche gravi.
Per il parco divertimenti dell’Alton Towers, invece, si tratta senza dubbio di un brutto colpo: se non altro alla reputazione. Come potranno, d’ora in poi, i visitatori fidarsi nel salire sulle montagne russe? Le immagini che sono state postate sui social network lasciano ben poco spazio all’immaginazione: basta vedere il tweet di Telegraph Travel, che riferisce che “Alton Towers rollercoaster breaks down, stranding guests on hottest day of the year”. Sì, perché come se non bastasse il cumulo di sventure, la vicenda si è verificata in una giornata di sole cocente, la più calda di tutto l’anno in Gran Bretagna fino a questo momento. Insomma, tra l’attesa dei soccorsi, le temperature molto elevate e la paura per quello che era successo, è quasi un miracolo che nessuno si sia fatto male e che tutti oggi possano raccontarlo.
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Ultimo aggiornamento: 20 Giugno 2022 da Adamo Davide
